I Vichinghi

 

Origini

I Vichinghi sono identificati come  gli abitanti della Danimarca,Norvegia e Svezia settentrionale . Si trattava di tre distinte popolazioni confluite in una. Esse avevano influenze germaniche e celtiche. I vichinghi sono anche chiamati “ Runici” poichè utilizzavano le rune. Si tratta di graffiti che riprendono gli scritti germanici. La parola runa significa mistero  o segreto sussurrato, conseguentemente sono una sorta di regole guida per i Vichinghi. Queste popolazioni fecero la loro comparsa attorno al 700 d.C. e furono il risultato di una fusione tra indoeuropei, celti e popoli orientali. Circa l'etimologia della parola "vichingo" vi sono varie ipotesi, nessuna delle quali ha trovato riscontro 

·        Il termine anglossassone wic e quello franco wik significano mercato e richiamano l'attività prevalente di questo popolo.

·        Vik è anche il nome di una provincia norvegese,

·        con il termine vik si identifica la baia.

·        Spesso compare la parola viking, termine riferito ad un'attività di pirateria.

I vari popoli chiamavano i vichinghi in vario modo:

·        per i franchi, erano i normanni;

·        per gli irlandesi erano i lochlannach;

·        per i germani erano gli ascomanni;

·        per gli slavi erano i ruotsi;

·         gli arabi gli avevano dato l'appellativo di madjus.  


Sviluppo

Nel corso di tre secoli, a partire da circa il 700, i vichinghi estesero il loro dominio in tutta l'Europa, utilizzando rotte commerciali e depredando i diversi territori.

I Danesi stabilirono rotte con la Francia, ove fondarono la Normandia, la Spagna, l’Italia (nella zona ligure di Luni - La Spezia); gli Svedesi stabilirono colonie in Russia, presso Kiev, navigando sul Volga ed il Dniepr, con i Paesi Baltici, gli Slavi ed i Bulgari; i Norvegesi stabilirono rotte sulla Gran Bretagna e le isole Faer Oer, Ebridi, Orcadi, Shetland.

Tra l'880 e l'890 venne raggruppato il pericoloso e potente "Grande Esercito" che compì diverse razzie nella Frisia e nella Normandia, conquistando diverse volte Parigi e Londra. Si trattava della prima coalizione raggruppata ed ordinata secondo precise regole militari che costituì una seria minaccia per i Franchi di Carlo Magno.

Tra il 907 ed il 944 i Vichinghi, attraverso il Mar Nero, il Don, il Volga, stabilirono una regione di influenza attorno a Bisanzio, al punto che alcuni mercenari bizantini erano runici.    

Nel 1030 Canuto il Grande unificò la Danimarca, parte della Scandinavia e l'Inghilterra, fondando un grande impero nordico. Già nel 1045, però, alcune nazioni si separarono dando vita a nuove nazioni. Dalla Normandia, intorno all'anno 1066, partì una spedizione che con Guglielmo il Conquistatore si impossessò dell'intera isola allontanando il dominio sassone e danese. Vennero fondate colonie in Islanda, Groenlandia e America, in particolare nella zona tra Terranova e Boston. L'Islanda divenne una florida repubblica, ove partì il concetto del Thing.

Dall'anno 900 all'anno 1000 il commercio si intensificò e sorsero numerose città mercantili. La classe sociale della borghesia, fatta di audaci mercanti, diventava sempre più forte. E' in questo contesto che nasce la Gilda, cioè una sorta di corporazione mercantime costituita da un insieme di mercanti ,che  difendeva gli interessi dei propri membri. Numerose erano le iniziative che venivano intraprese in difesa di questa classe e dei suoi interessi.Questo termine non è da confondere con il Vik, che rappresenta il villaggio, il quale veniva costruito attorno ad una fortificazione o ad un porto che aveva il nome di vike. Ogni vik poteva deliberare leggi ed accordi.

 Fino alla fine del 1000 le diverse città vichinghe che riempivano tutta l'Europa vissero un periodo di splendore e di floridezza economica. Questa situazione conobbe un netto declino con l'ascesa degli Slavi e degli Estoni dall'est. In questa situazione molti villaggi vennero distrutti ed altri subirono il loro assetto urbanistico, per lasciare il posto a roccaforti, come ad esempio Copenaghen. 

    

Attività

Il popolo vichingo è passato alla storia per il suo carattere bellicoso, ma sicuramente ha espresso altre caratteristiche. Per quanto riguarda il primo aspetto è evidente che aveva sviluppato un’attività bellica, che lo ha reso invincibile per molti secoli. Non era costituito da un esercito organizzato e regolare. Nel rispetto del costume celtico, tutto era basato sul vigore e la potenza, con strategie molto semplici. Solo negli ultimi anni del loro dominio si sviluppò una regolarità nell'organizzazione dell'esercito, motivata dalla nascita e comparsa delle prime signorie nordiche.

L’elemento di forza era l’assalto via mare, attraverso il quale sono diventati pericolosi predoni. Possedevano delle barche potenti ed agili nelle manovre, con cui potevano risalire i fiumi. Tali imbarcazioni, tuttavia, non erano adatte alle traversate in mare aperto, come hanno dimostrato le numerose navigazioni compiute verso l’America.

Bravi agricoltori, dovevano fare i conti con le condizioni climatiche, come in Groenlandia e sulle isole nordiche. Producevano mele, da cui traevano l’idromele, la bevanda preferita, cipolle, vegetali. La loro alimentazione era molto varia (carne, minestre, pesce..), era comunque priva di vitamina C, in quanto non conoscevano gli agrumi, ma non sono stati segnalati molti casi di scorbuto.

Allevavano pecore e mucche. Queste ultime erano presenti anche nel Valhalla, dunque rappresentavano un elemento fondamentale per l’uomo. Al nord della Scandinavia si allevavano renne, secondo l’usanza dei sami (o lapponi). Nella società civile il potere era dato dalla quantità e qualità del bestiame che si possedeva.

Bravi artigiani, sapevano lavorare i metalli, le cui materie prime venivano importate. Lavoravano utensili e suppellettili. Presso ogni villaggio o fattoria vi era un’officina.

Dal punto di vista artistico non ci fu uno sviluppo classico. In un certo senso furono i progenitori di Picasso. Nelle decorazioni soprattutto svilupparono tre cosiddetti stili animali, dove la natura assumeva un ruolo ispiratore. Le figure appaioni realistiche e stilizzate. Un elemento rappresentato frequentemente è il leone, simbolo di forza. Questi passerà alla storia con il termine di grifone vichingo , che caratterizzerà numerose navi.

Il terzo stile era detto Vendel-E. Si tratta di una sorta di barocco, ove ogni figura è rappresentata con numerosi particolari.

Presso il villaggio danese di Oseberg si identificò una buona scuola artistica. Numerosi sono gli stili artistici identificati presso i runici:

 

Le armi accompagnavano i vichinghi durante l'arco della loro vita: giavellotti, lance, spade, asce, scudi..... Era anche in questo settore che si rifletteva l'attività artistica. Le spade, gli scudi ed altre armi erano decorate con elementi che richiamavano la natura. Numerose erano le raffigurazioni animali che avevano lo scopo di aiutare l'uomo nella battaglia.

Le città erano originariamente dei villaggi di capanne, ove gli animali convivevano con gli uomini in un’unica stanza soprattutto per una questione termica. Le case avevano un fuoco al centro delle stanze che diffondeva fumo dappertutto. Non vi erano finestre, l’unico ricambio di aria avveniva quando si apriva la porta. Successivamente, soprattutto al nord, le case vennero costruite in pietra, con stanze diverse. Gli animali vennero portati in un altro edificio.

Non venne sviluppata un’arte funeraria particolare. Ci si limitò a realizzare urne e monili che accompagnavano il defunto. Casi particolari erano le tombe dei re o dei nobili, ove si spendevano più tempo e denaro.

I vichinghi svilupparono un sistema legislativo che non era all’avanguardia, ma comunque superava la legge del taglione vigente in quel momento in altre culture. Era il Thing che stabiliva il corrispettivo in denaro da pagare per un reato. In alcuni casi veniva decretato l’esilio, come nel caso di Erik il Rosso che, esiliato dall’Islanda, scoprì la Groenlandia. Spesso si era autorizzati alla vendetta, come nel caso in cui veniva ucciso un signore: il figlio poteva vendicarlo uccidendo un parente dell’assassino. Si innescava un meccanismo di faide e stragi senza fine.

Dunque non siamo di fronte ad una società civile, basti pensare a certi usi e costumi, ma ci avviamo verso la civiltà occidentale. Il grande merito dei runici fu l’aver permesso la nascita di uno stato unitario.

Abili manager, avevano il senso degli affari. Grandi costruttori navali, stabilirono rotte commerciali numerose che li resero noti dappertutto.

Tra le imbarcazioni impiegate ricordiamo:

- le sniggen : moderni incrociatori veloci(100 uomini di equipaggio - 20 doppi remi);

- le skeidhs : navi di linea delle flotte guerriere;

- i draken o drakkare : le navi con il drago.

Tutte le navi da guerra terminavano in punta a prua come a poppa.

Inoltre non avevano concorrenti nelle imbarcazioni degli altri popoli.

Ricordiamo inoltre che le imbarcazioni erano dotate di forti e robuste vele, adatte a fronteggiare i tempestosi mari nordici. Nella navigazione i marinai non impiegavano la bussola, inventata alcuni secoli dopo, ma utilizzavano degli strumenti che si basavno sull'altezza del sole e sulla sua posizione.

I vichinghi colonizzarono numerose località allo scopo di estendere i loro commerci.

L'attività commerciale era varia: dalle materie prime (come l'ambra, i preziosi, i metalli) ai generi alimentari; dagli schiavi (molto numerosi a causa delle continue concquiste) al legname, l'argento e la ceramica. I vichinghi avevano il controllo d varie zone geografiche .

 La lingua scritta più diffusa soprattutto nelle saghe era il runico. Si trattava di incisioni che richiamavano l'intaglio impiegato per la scrittura germanica. In particolare riconosciamo:

·        la runa comune usata in Danimarca, Svezia occidentale, Norvegia orientale;

·        la runa norvego-svedese , Svezia orientale, Norvegia meridionale ed occidentale, colonie norvegesi in Europa;

·        l'alfabeto-Helsinge , Svezia settentrionale.

Questi vengono impiegati per lo più nelle scritture importanti e nei documenti ufficiali. In Islanda viene impiegato l'alfabeto latino.


Religione 

La religione vichinga presenta numerose commistioni con il mondo reale vissuto da questo popolo nordico. Vi sono infatti numerosi riferimenti alla vita quotidiana ed agli elementi naturali che accompagnavano la popolazione. Sicuramente essa ha subito delle influenze celtiche, quindi indoeuropee con origini relative all’area scita-iranica.

I sacerdoti vichinghi, erano detti attiba e svolgevano i riti sacrificali durante le cerimonie. Questi avevano luogo all’aperto, in pieno stile celtico, e venivano costituiti da sacrifici animali ed umani, i cui cadaveri erano esposti appesi ad alberi. Questa pianta, che richiamava le pietre megalitiche su cui venivano apposte scritture runiche, rappresentava la continuità tra la terra ed il cielo, luogo di residenza degli dei.

Gli dei

L’Olimpo nordico, il Valhalla, era continuo teatro di lotta tra due famiglie divine: gli Asen, che detenevano il potere , e i Vanen che avevano guadagnato il rango attraverso le battaglie vinte. Il Valhalla era abitato anche dagli eroi caduti in battaglia e dalle Valchirie, vergini da combattimento e cameriere degli dei, che proteggevano il regno degli dei.

Nell’ambito degli Asen ricordiamo alcune delle seguenti divinità:

·        Odino, venerato come Wotan dai germani, signore dell’Asgard. Risiedeva su un trono intagliato ed ai piedi sedevano due lupi, Geri e Freki. Era considerato signore del cielo, don giovanni, duce nelle battaglie con il suo cavallo Sleipnir, dio dei morti, poeta, mago, conoscitore dei misteri. Quest’ultima caratteristica costò un’occhio al dio, perché aveva dato uno sguardo alla fonte della conoscenza. Da quel momento egli verrà sempre rappresentato con un mantello ed un elmo che gli copre un occhio. E’ comunque un personaggio cupo e malinconico, amante della poesia e della musica.

·        Frigg, moglie di Odino.

·        Thor, conosciuto come Tur dai normanni, il dio più venerato dai nordici, perchè era vicino alle loro esigenze e non appariva aristocratico come Odino. Uomo possente, con la barba rossa, dimorava in un palazzo di 140 sale, mangiava molto e beveva barili di idromele. Facilmente irritabile, aiutava molto i contadini e tutti i lavoratori, nonché i marinai. Era reso invincibile da una cintura che gli raddoppiava la forza, guanti di ferro ed un martello di ferro, detto Mjolnir. Era molto venerato presso i runii, anche più di Odino: essi si chiamavano i figli di Thor. Ancora oggi nello sport ne sopravvive la leggenda attraverso la disciplina olimpica del lancio del martello.

·        Loki, personificava il male. Era conosciuto come "mezzo dio e mezzo diavolo", a cui ci si rivolgeva per avere idee malvagie. Venne adottato nell’Olimpo perché fratello di Odino. Aveva come figli: Hel, dea degli Inferi; il serpente del Midgard, che neanche Thor aveva sconfitto; Sleipnir, lupo di Odino. Senza cuore e senza morale, venne tollerato fino a che uccise il dio buono Baldr. Da questo momento venne incatenato ad una rupe.

·        Baldr, era l’esatto contrario di Loki. Tutti gli esseri viventi avevano giurato di non fargli male. Rappresentava la bontà e la purezza.

Tra gli Asen ricordiamo:

·        Njord, l’anziano della famiglia. Comandava al vento, alla pioggia. Proteggeva gli uomini.

·        Skadi, moglie di Njord. Era la Diana nordica, amava la caccia tra i boschi e portava gli sci.

·        Freyr, capo della famiglia. Si interessava di tutti i bisogni dell’uomo ed era amante della magia. Era venerato come dio della fecondità, rivestendo un ruolo fondamentale presso i vichinghi.

·        Freyja, sorella di Freyr e capo delle Valchirie. Assegnava il posto alla tavola del Valhalla ai dei appena arrivati. Dea dell’amore e della bellezza, si intratteneva con qualche dio guerriero.

L’Olimpo divino non è destinato a sopravvivere a lungo. La perfidia e la menzogna fanno in modo che Loki possa operare e liberare le sue terribili creature. Il Valhalla diventa un accampamento militare. Vi sono numerose battaglie che producono l’effetto di sterminare tutti gli dei. Sopravvivono solo Baldr, che risorgerà dalla cattiverie di

Per i vichinghi il mondo era il palcoscenico della magia. Credevano di essere guidati da esseri arcani e avversati da spiriti maligni e incantesimi. Pensavano che nei capelli e nelle unghie, come in tutte le parti sporgenti del corpo, si celava una fonte inesauribile di energia. Credevano che le mani avessero un immenso potere taumaturgico. Spiriti buoni proteggevano i pascoli ed i raccolti.

Numerose le presenze di elementi naturali nella religione: cavalli, lupi, draghi e leoni accompagnavano gli uomini nelle saghe e nelle leggende. La testa di tutte le navi vichinghe aveva un animale rappresentato che guidava l’equipaggio nella difficile vita sul mare.

Elfi e gnomi abitavano i boschi e regnavano nella notte, apportando sventura e paura, nonché tempeste e terremoti. Alcune donne, le Disen, proteggevano dai malanni e dalla morte e venivano venerate in pubbliche feste.

Il solstizio d’inverno e il solstizio d’estate erano le feste più seguite. In particolare il primo era visto come simbolo di rigenerazione, di vigore, di forza nel combattimento, della fecondità. Si offrivano doni agli dei, spesso sacrificali, ci si ubriacava e si mangiava in abbondanza.

I guerrieri caduti in battaglia erano raccolti negli Inferi, dove regnava la dea Hel, che gestiva un’enorme camera che portava il suo stesso nome. I marinai morti in mare venivano raccolti nella rete dalla dea Ran. La strutturazione cielo-inferi trova influenze nella cultura islandese e nella religione cristiana.